RSS

Di che colore sono i tuoi sogni?

17 Lug

A volte è difficile ammettere che un sogno appena fatto non sia del tutto umano.

sognipc

Mi trovavo in camera mia, in mezzo alle lenzuola arrotolate come una pasta sfoglia. Era buio fuori, il cielo nero come se qualcuno avesse spento le luci del mondo. In qualche modo, però, riuscivo a vedere nell’oscurità. C’era un fiotto di luce verde acido che sbucava da sotto il letto e rimbalzava sul soffitto.
Tastai le coperte, qualcosa si muoveva sotto, faceva avanti e indietro.
In un primo momento non ebbi il coraggio di vedere cosa fosse. Ero attratto da quella luce sotto di me. Così mi alzai, anzi, strisciai fino al bordo del letto e lasciai penzolare la testa per vedere cosa ci fosse sotto.
Era qualcosa di umanoide, giallo fosforescente. Non aveva occhi, ma dalla testa, proprio in mezzo a quella che doveva essere una fronte, spuntava una protuberanza piatta e rigida.
Mi guardò, con cosa non saprei dire, dato che non aveva occhi. Nella mia mente pensai fosse in grado di percepire le variazioni di calore cutanee e che da quelle riuscisse a individuare la mia espressione. In quel momento ero curioso, quindi non presentavo alcuna minaccia nei suoi confronti.
Tornai su con la testa, la cosa che si muoveva sotto le lenzuola non era solo una cosa, ma due, e stavano facendo sesso.
Una delle due, la femmina probabilmente – era in posizione passiva, a pancia in su, alla missionaria – aveva la testa trasparente e dal bordo del letto riuscivo a vedere il suo cervello blu che si illuminava come una gabbia di lucciole. Aveva due occhi grandi e viola, a forma di noce, un mento spigoloso e piccolo e i lineamenti molto delicati, androgeni.
Più i colpi che riceveva si intensificavano, più quelle lucciole ruotavano attorno alle sue circonvoluzioni; era uno spettacolo simile alle meduse fosforescenti che abitano gli abissi.
Il – probabile – maschio, invece, aveva l’epidermide giallo pannocchia, dall’aspetto coriaceo, duro, come pelle d’elefante. La testa si divideva in due rami cilindrici delle dimensioni di un polso, sulle cime spuntavano due occhi rossi, le sue labbra sorridevano e in qualche modo, continuando a guardare quella scena, anche io cominciai a eccitarmi.
Nel frattempo, il terzo umanoide, quello sotto al letto, salì dalla parte opposta alla mia e illuminò meglio la stanza, anche se la luce che irradiava non andava più in là della sua pelle.
Guardò gli altri due, annusò – con non so quale organo olfattivo – l’aria e si avvicinò lentamente, un po’ come farebbe un cane randagio al quale offri del cibo.
Arrivato in prossimità della femmina dal cervello blu, le diede un colpo con la sua protuberanza, quella sulla fronte, e la sua testa esplose in mille gocce della dimensione di un pugno. Notai che all’interno di ognuno di loro, vi era una lucciola. Quelle gocce, come bolle di sapone o minuscoli universi, presero a volare e a scomparire oltre il soffitto.
Il maschio, preso dalla foga, continuò il suo rito sessuale da solo e in quel momento mi svegliai.

 
1 Commento

Pubblicato da su 17 luglio 2015 in Grotta degli incubi

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , ,

Una risposta a “Di che colore sono i tuoi sogni?

  1. amleta

    31 ottobre 2015 at 11:52

    Mi piace e m’intriga di più leggere questi tuoi sogni strani che certi stupidi racconti fantasy che dovrebbero essere pieni di cose strane. Veramente visionario. Vorrei entrare nei tuoi sogni 🙂

    Piace a 1 persona

     

Lascia un commento

 
the shelter of books

//INTERNATIONAL LETTERAR BLOG// ***//BLOG INTERNACIONAL LITERARIO //*** For all readers in the world - Para todos los lectores en el mundo

ALIENA COME TE

Perché non nasciamo con il manuale d'istruzioni

vibrisse, bollettino

di letture e scritture a cura di giulio mozzi

Chiara Tremolada

Leggere fa bene allo spirito!

Irene Sartori

Racconti e Romanzi a puntate

intempestivoviandante's Blog

Racconti, teatro, letteratura

Fragorosa-Mente

La mia mente è sempre in movimento, gira gira gira... e poiché zitta non riesco a stare, almeno devo scrivere!

Ombreflessuose

L'innocenza non ha ombre